Threads, l'app che vuole soppiantare Twitter

Partiamo da un presupposto: quella di non poter scaricare Threads in Italia, l'app di Meta fotocopia di Twitter, non è una questione tecnica ma burocratica.



Il garante europeo, come spiegato ieri dal Data Protection Commission irlandese, non ha ancora ricevuto le giuste rassicurazioni da Meta circa le modalità con cui Threads usa e condivide i dati di Instagram.

Instagram

Al primo accesso, l'app chiede di impostare il profilo come pubblico o privato, dopo aver comunque eseguito l'accesso con il proprio profilo Instagram.


Successivamente, Meta ci ricorda come funziona Threads: “Threads fa parte di Instagram e useremo le tue informazioni per personalizzare le esperienze”.


Ecco qua già il primo punto su cui il Garante non si trova d'accordo: in primavera proprio il DPC irlandese aveva impedito a Meta di lanciare servizi pubblicitari su WhatsApp che utilizzavano i dati di Facebook e Instagram.

Twitter Logo

Una volta entrati in Threads tutto è molto simile a Twitter

MUSK VS ZUCKERBERG: DAL RING AI LEGALI

La nascita della nuova applicazione Meta, apparsa da meno di 24 ore con il nome di ‘Threads’, considerata una copia di Twitter e preannunciata da alcune settimane, aveva scatenato Elon Musk , il quale aveva sfidato Mark Zuckerberg in un incontro a mani nude sul ring ottagonale ‘Vegas Octagon’, di Las Vegas.



In seguito, dagli Usa era trapelata la notizia di un duello presso il Colosseo di Roma, prontamente smentita dal ministro alla Cultura Sangiuliano, che avrebbe potuto acconsentire in caso di una donazione per l’Emilia-Romagna.



Almeno per ora, accantonata l’idea del ‘corpo a corpo’ tra Zuckerberg, da poco cintura bianca di jujutsu, e Musk, che nonostante abbia dieci anni di più, sin da giovane pratica arti marziali, la battaglia torna sul piano legale. ‘Abc News’ ha rivelato che gli avvocati del Ceo di SpaceX hanno inviato una lettera al fondatore di Facebook intimandolo di chiudere la piattaforma, nata grazie alle informazioni segrete rese note da “dozzine di ex dipendenti Twitter”, poi assunti da Meta.


In una lettera il team legale dell'azienda del patron di Tesla accusa la rivale, guidata da Zuckerberg, di appropriazione indebita di segreti commerciali.

E intanto il nuovo social di Meta spopola anche in Cina...



Abc news rivela che Twitter ha inviato a Meta una lettera con la richiesta di cessazione attività e desistenza rispetto alla nuova app Threads appena lanciata. Il team legale di Twitter accusa Meta di appropriazione indebita dei segreti commerciali di Twitter sostenendo che la compagnia, guidata da Mark Zuckerberg, avrebbe assunto degli ex dipendenti di Twitter, che conservano informazioni proprietarie, per realizzare il nuovo social.




Il testo della lettera


"Nell'ultimo anno, Meta ha assunto dozzine di ex dipendenti di Twitter", si legge nella lettera, firmata dall'avvocato Alex Spiro. "Twitter sa che questi dipendenti hanno precedentemente lavorato per lei - prosegue il testo - che questi dipendenti avevano e continuano ad avere accesso ai segreti commerciali di Twitter e ad altre informazioni altamente riservate; che questi dipendenti hanno obblighi continui nei confronti di Twitter; e che molti di questi dipendenti hanno conservato in modo improprio documenti di Twitter e dispositivi elettronici".






"Violazione della legge statale e federale"


Il testo della lettera prosegue: "Con quella consapevolezza, Meta ha deliberatamente incaricato questi dipendenti di sviluppare, nel giro di pochi mesi, l'app 'Threads' con l'intento specifico di utilizzare i segreti commerciali di Twitter e altre proprietà intellettuali, in violazione sia della legge statale che federale, nonché degli obblighi in corso di tali dipendenti nei confronti di Twitter".

corpo del testo


Intanto Threads vola anche in Cina


Lanciato ieri a livello globale, tranne che in Unione Europea, il nuovo social è un successo anche in Cina. Nel paese, le app occidentali come Facebook e Instagram, sono accessibili solo se si usa una rete privata virtuale, una 'vpn', che simula l'origine dei dati dall'estero. Un 'trucco' necessario a superare il Great Firewall, il sistema di controllo e monitoraggio di Pechino. Threads, clone di Twitter, ad oggi è presente sugli store digitali cinesi, anche se la sua permanenza potrebbe essere a rischio. La voglia di provare qualcosa di nuovo ha spinto gli utenti a scaricare in massa la nuova app, che si è piazzata nella top 5 dei social più scaricati su App Store, la piattaforma di Apple, in Cina.